La mia quarantena

Un nuovo inizio …✍️

Andrà tutto bene?

Mi sveglio che è ancora notte, mi volto su un fianco, poi sull’altro, ma non riesco a riprendere sonno.  “Come ti senti?” Come quando ti risvegli da un incubo, ti senti strana, confusa, frastornata, scuoti la testa per mettere a fuoco, per capire, per dare un nome a ciò che stai vivendo…e non ci riesci … E no, perché questa volta non è un incubo, è qualcosa che nessuno sa identificare: hanno detto “pandemia”…vengono i brividi solo a nominarla, è come un mostro che avanza indisturbato, lasciando impronte ovunque, espandendosi a macchia d’olio  e non si placa l’eco del suo grido. Mi sento come in apnea, cerchiamo di guardare davanti ma non riusciamo a vedere … come se un grande albero, ci impedisse di scorgere il panorama ed ammirare il sole…assaporiamo le sfumature, ma niente sembra avere un senso…se non la nostra stessa vita e quella dei nostri cari. Le abitudini di sempre sembrano un miraggio, un lontano ricordo: svegliarsi la mattina e lamentarsi perché è ancora lunedì o martedì e la sveglia suona sempre troppo presto, leggere le ultime notizie sul cellulare e qualche post sui social mentre si fa colazione e poi via di corsa al lavoro annoverando i soliti 10 minuti di ritardo. L’ufficio, qualche chiacchiera e risata con i colleghi, il pranzo sociale, la palestra …per rientrare la sera stremata ma soddisfatta per tutte le buone azioni compiute, le gioie, le arrabbiature, le telefonate, il raccontare l’andamento della giornata e le risate con le persone care,   …ed un altro giorno sembra concludersi aggiungendo un nuovo tassello al calendario. Da oggi cambierà drasticamente la gestione del nostro tempo, un bene prezioso che colora le nostre vite. .. ma ora, mi sembra di non sentire più rumori, nemmeno quello delle lancette che scandiscono i minuti e poi le ore. “Cosa sarà di noi?” Una bella domanda alla quale non so rispondere, nascosti dietro la speranza che “andrà tutto bene”. Forse è un segnale dal cielo, forse qualcuno ci voleva far svegliare da questa frenesia che da anni si è impossessata delle nostre vite, tutti nervosi intenti a proseguire la propria corsa..si ma verso dove? In tanti bramano verso il successo, trasformandoci in una società materialistica e consumistica “all’estremo”, che lascia poco spazio all’emotività. È giunto il tempo di guardarsi dentro e spesso per molti, guardarsi dentro è fonte di malessere perché si preferisce fuggire dai problemi facendo finta che non esistano. Mi guardo spesso dentro e non mi spaventa la solitudine, ho fortificato la mia essenza porgendo sempre lo sguardo a chi mi siede accanto, pronta a tendere una mano. In questo periodo di forzato arresto, dove il contatto umano si è azzerato, sento ancora più forte l’affetto, la vicinanza ed il legame che mi stringe alle persone, mentre cresce la distanza e la selezione con chi non sento appartenere alla mia sfera empatica. Mancano le piccole cose, i grandi abbracci, i sorrisi e guardarsi dritti negli occhi parlando di tutto. Mi mancano le giornate assolate ad ammirare i paesaggi, le camminate rigeneranti che ti portano a viaggiare in un angolo di paradiso, lontano dal mondo, manca l’umorismo e la spensieratezza, con la speranza che presto potrà tornare la normalità …o forse no, nulla sarà più come prima, si modificheranno molti comportamenti e sicuramente daremo un valore ed un signidicato ben più grande alla nostra stessa vita, questa vita che oggi è messa a repentaglio. Chiudo gli occhi e cerco di riposare ancora, tra poco i raggi del mattino busseranno alla finestra e mi culleranno verso un nuovo inizio… ed è questo nuovo inizio che mi spaventa di più.

Nessuno potrà toglierci il sole e la bellezza dei colori al risveglio della primavera…stacco la spina e guardo fuori dalla finestra…respiro l’aria buona della campagna, quella che fa tornare la voglia di sorridere…guardo il mondo fuori e dico “andrà tutto bene”
Come se un grande albero, ci impedisse di scorgere il panorama ed ammirare il sole…assaporiamo le sfumature, ma niente sembra avere un senso…se non la nostra stessa vita e quella dei nostri cari.
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Daniela Pacelli

Un viaggio nei sentimenti con Daniela Pacelli Chi mi vede mi definisce “Solare”, perché la foschia lieve della malinconia la vede solo chi si ferma un po’ a viverti. Mi chiamo Daniela Pacelli e vivo a Terni, nella bellissima Umbria dal cuore verde. La mia prima passione è stata la scrittura, con il tempo poi mi sono avvicinata sempre di più alla fotografia, imparando a comunicare attraverso un'immagine che potesse raccontare uno stato d'animo, comprendendo che il silenzio spesso vale più di mille parole. Adoro dedicare parte del mio tempo libero alla scoperta di scorci e panorami particolari da immortalare in una foto, per regalarmi e regalare emozioni. Farle arrivare non è sempre facile, ma quando avviene, è il complimento più bello che si possa ricevere. Ho iniziato a gestire la pagina ckickfor_terni a novembre 2019 con l'intento di fare conoscere il territorio ternano in tutti i suoi angoli, borghi, vedute, anche da prospettive non usuali, perché l'obiettivo di chi fotografa, credo sia anche quello di invogliare chi guarda, ad entrare nella scena, a voler essere in quel luogo in quell'istante, o in un futuro qualsiasi. Quindi... "Ovunque tu vada, vacci sempre con tutto il tuo cuore" - A journey into feelings with Daniela Pacelli. Who sees me defines me as "Solar", because the mild haze of melancholy only sees who stops a little to live you. My name is Daniela Pacelli and I live in Terni, in the beautiful green heart of Umbria. My first passion was writing, then I got closer and closer to photography, learning to communicate through an image that could tell a state of mind, understanding that silence is often worth a thousand words. I love to dedicate part of my free time to the discovery of particular views and panoramas to immortalize in a photo, to give me and give me emotions. Getting them isn't always easy, but when it happens, it's the most beautiful compliment you can receive. I started managing the page ckickfor_terni in November 2019 with the intention of making known the territory of Terni in all its corners, villages, views, even from unusual perspectives, because the goal of the photographer, I think is also to entice those who look, to enter the scene, to want to be in that place at that moment, or in any future. So... "Wherever you go, always go with all your heart"

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