Tutto Scorre (Punta San Vigilio di Garda)

La vita insegna a lasciare andare ciò che vuole uscire e ad accogliere ciò che vuole entrare…perché lo fa, inondando di luce il cammino. Come dopo il temporale, cicatrizzato da lampi e tuoni…giunge l’ultima goccia a siglare il sipario. Le nuvole cerulee e tenebrose, si incendiano fino a dissipare lungo l’orizzonte, le tonalità sfumano nei colori caldi dell’estate. I gabbiani tornano a sfiorare le candide onde che si inebriano su se stesse. Sembrano lontani quei giorni di pensieri, arenati sui passi, enigmi e paure incorniciate in notti senza fine, ingoiate dal buio dell’insonnia. Eppure erano qui, come quelle nubi cariche di pioggia, di false speranze e longevi sogni. E così il sole si fa spazio dentro un cielo ridente che dona il sereno ai giorni. Il presente che si lascia disegnare coi pennarelli… è indelebile, lascia scivolare ciò che non va trattenuto e tutto avanza come un fiume in piena tra le braccia del suo mare. È come correre a velocità lunare per accogliere il nuovo, col cuore gonfio di emozioni e gli occhi accesi tra le parole di chi ci parla. È il profumo della primavera che torna a svegliarci al mattino, il sangue che scorre fiero tra le vene, le gambe tremule che aumentano il passo, il panorama sempre più suggestivo, l’adrenalina che sale. I mille pensieri sempre in testa, come una centrifuga che rotea, come una sbornia non voluta e non cercata. Ma il cuore è più leggero, come un bagaglio a mano, entusiasta, come un bambino che gioca arrossendo ad ogni tramonto rubato, ad ogni sorriso donato, ad ogni emozione portata a casa. Lo stupore incalza dinnanzi a quadri mozzafiato, profili resi lucenti da linee che sanno esaltare la reale profondità…era stato sempre tutto lì, al proprio posto, bastava soltanto guardare con occhi di vista diversi, spostarsi per osservare da una prospettiva più lungimirante e spogliarsi degli abiti inzuppati d’acqua, quell’acqua che intenzionalmente sa come colpirti. È un faro che arriva dritto, facendosi strada tra gli anfratti dell’anima, come tante stelle inchiodate al soffitto di una notte buia qualunque.