I MIEI VIAGGI

Escursione in Val Zebrù: Rifugio 5′ Alpini

La vita non è fatta di interruttori.. magari lo fosse: potremmo spegnere quelle parentesi che pigiano sul cuore, comprimendolo e potremmo aprire le finestre a quegli attimi spensierati, che vorremmo non finissero mai. L’alternativa è imparare a disconnettersi da tutto ciò che è nocivo, per purificare l’anima, contornandola di energie positive. Arrivare alla vetta ad esempio, comporta sacrificio, fatica, a tratti dolore, dove pensi di non potercela fare. La meta è l’obiettivo del viaggio ed ogni volta, è la sfida più grande da fare con te stessi. Più ti allontani dalla monotonia quotidiana, più senti di star bene e più ti avvicini alla cima, più sale l’adrenalina perché non sai quanto grande sarà il premio che ti aspetta. Ma quando davanti ai tuoi occhi si apre uno scenario senza eguali, che si allarga tra l’orizzonte e la vallata, mostrando i colori e le bellezze più profonde, è solo allora che tutto il tuo mondo interiore si arresta ed in rigoroso silenzio, ascolta ogni singola emozione…Non esiste null’altro, se non la felicità di quell’attimo fuggente, che ti resterà dentro a lungo. E lì, comprendi che se ce l’hai fatta una volta, ce la farai ancora, scalando montagne più alte. Una delle escursioni più belle: raggiungere il rifugio 5′ Alpini, su un torrione roccioso, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, in Val Zebrù. Totale km: 25 con dislivello di 1270 mt. Si parte dal parcheggio di Niblogo, il sentiero sterrato, inizia lieve, camminando accanto al torrente Zebrù, che non abbandona per un momento, il nostro passaggio. L’itinerario prosegue per circa 7 kilometri, allungandosi con pendenza moderata tra prati verdi, abitati da baite in legno, passando per il bosco di mughi, per poi tornare su fondovalle, dove poter ammirare stupende vedute. Ponticelli incastonati sopra al torrente, l’imponenza del verde degli alberi che padroneggia la scena, la strada sassosa, le piccole baite, incorniciate tra prati curatissimi, qualche cavallo al pascolo ed il silenzio della natura. L’unico rumore, è il canto dell’acqua che scorre lenta, come un sussurro.

Ma giunti alla baita del pastore, cambia completamente lo scenario. Si tratta degli ultimi 5,5 kilometri da percorrere, con 700 metri di dislivello. Il sentiero sterrato ed impegnativo, si aggrappa alla roccia con severità..lasciamo alle spalle il verde brillante per iniziare la salita..in lontananza la nostra meta, un puntino minuscolo che sembra irraggiungibile, tra il grigio e la sabbia che colora il monte. Gli occhi puntati sempre in alto, dove in un cielo azzurrissimo si affaccia una flotta di gipeti, uccelli caratteristici del posto, donando la giusta carica ed un sole cangiante ci sorride, quasi per incoraggiarci a non mollare. È impressionante, come la fatica sia alleggerita dal pensiero, che libero, si gusta l’ambiente selvaggio, lasciando dietro ad ogni passo, la polvere dei sassi.

Le parole si azzerano, la forza è nelle gambe e man mano quel puntino, assume sempre più forma. L’ultimo tratto, uno strappetto di 500 metri interminabile, sale su un ghiaione fatto di tornanti stretti e scivolosi, nel cuore di una montagna ampia, aspra e spigolosa… A 2877 mt di altitudine si erige il rifugio 5′ Alpini, dove poter gustare le specialità del posto. Ed è emozionante sedersi sopra una tavola di legno per gustare la polenta tipica, con i funghi porcini, mentre si ammira l’imponenza della vallata, esultando “ce l’ho fatta”. Peculiarità del posto: qui non c’è modo di arrivare con gli abituali mezzi: c’è solo un quod con il quale trasportare gli alimenti, mentre gli addetti alla ristorazione, come noi, devono affrontare il percorso a piedi.  Una pausa di un’oretta per godersi il panorama, scattare qualche foto di reportage ed assaporare l’aria frizzante, sembra così perfetta che avrei voluto portarla a casa come souvenir, insieme a tanti altri fotogrammi. Si riparte con passo più veloce, la discesa dovrebbe essere una passeggiata, ma i sassi su un sentiero così ripido, rendono complicati e pericolosi i movimenti. Rientro con un ricordo che rimarrà indelebile nella memoria. È quasi passato un mese, ma ad oggi, ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo quelle scene e sembra di sentire ancora il gorgoglio del ruscello. Così ritrovo la giusta carica per affrontare qualsiasi situazione.. Esperienza davvero unica ❤️😍

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Daniela Pacelli

Un viaggio nei sentimenti con Daniela Pacelli Chi mi vede mi definisce “Solare”, perché la foschia lieve della malinconia la vede solo chi si ferma un po’ a viverti. Mi chiamo Daniela Pacelli e vivo a Terni, nella bellissima Umbria dal cuore verde. La mia prima passione è stata la scrittura, con il tempo poi mi sono avvicinata sempre di più alla fotografia, imparando a comunicare attraverso un'immagine che potesse raccontare uno stato d'animo, comprendendo che il silenzio spesso vale più di mille parole. Adoro dedicare parte del mio tempo libero alla scoperta di scorci e panorami particolari da immortalare in una foto, per regalarmi e regalare emozioni. Farle arrivare non è sempre facile, ma quando avviene, è il complimento più bello che si possa ricevere. Ho iniziato a gestire la pagina ckickfor_terni a novembre 2019 con l'intento di fare conoscere il territorio ternano in tutti i suoi angoli, borghi, vedute, anche da prospettive non usuali, perché l'obiettivo di chi fotografa, credo sia anche quello di invogliare chi guarda, ad entrare nella scena, a voler essere in quel luogo in quell'istante, o in un futuro qualsiasi. Quindi... "Ovunque tu vada, vacci sempre con tutto il tuo cuore" - A journey into feelings with Daniela Pacelli. Who sees me defines me as "Solar", because the mild haze of melancholy only sees who stops a little to live you. My name is Daniela Pacelli and I live in Terni, in the beautiful green heart of Umbria. My first passion was writing, then I got closer and closer to photography, learning to communicate through an image that could tell a state of mind, understanding that silence is often worth a thousand words. I love to dedicate part of my free time to the discovery of particular views and panoramas to immortalize in a photo, to give me and give me emotions. Getting them isn't always easy, but when it happens, it's the most beautiful compliment you can receive. I started managing the page ckickfor_terni in November 2019 with the intention of making known the territory of Terni in all its corners, villages, views, even from unusual perspectives, because the goal of the photographer, I think is also to entice those who look, to enter the scene, to want to be in that place at that moment, or in any future. So... "Wherever you go, always go with all your heart"

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