Seconda tappa dei Borghi Silenti: Melezzole – Morre
Il cammino dei borghi silenti non è soltanto un cammino, è un viaggio introspettivo suddiviso in 5 tappe. Possono essere percorse in solitudine o in compagnia, ma mentre sei lì, a spingere sull’ennesima salita, sei solo con te stesso, mentre ascolti il battito del cuore che accelera il suono. I passi perdono il ritmo, la testa si alleggerisce ed i pensieri esalano, come l’umidità di quest’estate caliente. Ho percorso la prima e la seconda tappa all’insegna delle tradizioni, che si possono respirare solo nei piccoli borghi, dove il tempo sembra essersi fermato tanti anni fa. Parlare con la gente del posto, godere del silenzio, del sole che si spalma sulla pelle ambrata…Una giornata colorata dall’amicizia, dalle risate spensierate e dal cammino, comun denominatore in grado di fare staccare spina e testa … Ma non le emozioni, che si moltiplicano positivamente, dentro ogni scorcio ammirato. Della seconda tappa, da Melezzole a Morre, ho amato il silenzio regalato dai boschi, cornici dove all’interno si tuffano paesaggi diversificati. Scorci abitati da arbusti esili, viali simili alle pinete di mare, mulattiere, carrarecce, sentieri ampi, stretti, per addentrarsi poi nei recinti dominati da Castagneti. Il fruscio del vento che cantava senza freni lungo la vetta del Monte Melezzole, nudo sotto al cielo semi azzurro. L’assenza di persone e qualche rumore lontano a fare crescere il passo. La vista di un pastore Maremmano che incrociando lo sguardo ha intimorito i sensi ed il timore nel proseguire, ha alimentato l’adrenalina che si era già impossessata delle mie gambe. Ed arrivare a destinazione con le prime gocce di pioggia che cadevano da un soffitto plumbeo, dove nuvole massicce si addensavano velocemente fino a cucire una coperta uniformemente candida. L’ennesimo timbro registrato, un’altra meta raggiunta ed altri limiti superati. Perché un cammino, non è soltanto un cammino.
Daniela Pacelli
Un viaggio nei sentimenti con Daniela Pacelli Chi mi vede mi definisce “Solare”, perché la foschia lieve della malinconia la vede solo chi si ferma un po’ a viverti. Mi chiamo Daniela Pacelli e vivo a Terni, nella bellissima Umbria dal cuore verde. La mia prima passione è stata la scrittura, con il tempo poi mi sono avvicinata sempre di più alla fotografia, imparando a comunicare attraverso un'immagine che potesse raccontare uno stato d'animo, comprendendo che il silenzio spesso vale più di mille parole. Adoro dedicare parte del mio tempo libero alla scoperta di scorci e panorami particolari da immortalare in una foto, per regalarmi e regalare emozioni. Farle arrivare non è sempre facile, ma quando avviene, è il complimento più bello che si possa ricevere. Ho iniziato a gestire la pagina ckickfor_terni a novembre 2019 con l'intento di fare conoscere il territorio ternano in tutti i suoi angoli, borghi, vedute, anche da prospettive non usuali, perché l'obiettivo di chi fotografa, credo sia anche quello di invogliare chi guarda, ad entrare nella scena, a voler essere in quel luogo in quell'istante, o in un futuro qualsiasi. Quindi... "Ovunque tu vada, vacci sempre con tutto il tuo cuore" - A journey into feelings with Daniela Pacelli. Who sees me defines me as "Solar", because the mild haze of melancholy only sees who stops a little to live you. My name is Daniela Pacelli and I live in Terni, in the beautiful green heart of Umbria. My first passion was writing, then I got closer and closer to photography, learning to communicate through an image that could tell a state of mind, understanding that silence is often worth a thousand words. I love to dedicate part of my free time to the discovery of particular views and panoramas to immortalize in a photo, to give me and give me emotions. Getting them isn't always easy, but when it happens, it's the most beautiful compliment you can receive. I started managing the page ckickfor_terni in November 2019 with the intention of making known the territory of Terni in all its corners, villages, views, even from unusual perspectives, because the goal of the photographer, I think is also to entice those who look, to enter the scene, to want to be in that place at that moment, or in any future. So... "Wherever you go, always go with all your heart"