I colori del sole
La chiamano epoca “digitale” dove basta un click per sentirsi più vicini ed essere aggiornati su ogni argomento in ogni istante. Ed in questo periodo di isolamente forzato, ne sentiamo più che mai il bisogno, come mezzo per accorciare le distanze, come nostro caro amico che non ci abbandona perché non vuole che nessuno si senta “solo” ed allora pensiamo di essere anche fortunati perché in passato, in periodi come questi, le persone erano davvero isolate dal resto del mondo. Ho molto tempo per pensare, leggo, osservo e credo che questo fenomeno che stiamo vivendo amplifichi ancora più i comportamenti delle persone. Credo fermamente che la società si stia dividendo in due grandissime categorie ed enormemente sta crescendo il divario tra le stesse. La definisco “scuola di sopravvivenza” questo “status quo”, stiamo imparando ad ascoltarci di più, ad amarci, a prenderci cura del nostro tempo, a comprendere meglio noi stessi e gli altri, ognuno con le proprie esigenze, perché non siamo nessuno per giudicare gli altri finché non ci troviamo nei panni e nelle situazioni altrui. Dovremmo arrestarci più spesso, non soltanto ora, per guardare gli altri negli occhi e cercare di comprendere quello che stanno vivendo, le loro paure, le loro gioie e condividere insieme il dolore e la felicità, esaltandola. Nei momenti di difficoltà, ci sentiamo più vulnerabili, più fragili, cadono le difese e riusciamo a mettere a nudo le nostre anime per quello che siamo e non ci rendiamo forse conto, in tempi normali, di quanto siano splendide alcune. In questi momenti si rafforzano le “empatie”, ci sentiamo figli di una stessa madre, tendiamo la mano e facciamo arrivare i nostri pensieri che corrono lungo un filo invisibile, che nessuno vede, ma che sentiamo forte, perché ci connette alle anime a noi compatibili, sensibili, il cuore si scalda e torna a vibrare sull’onda dei sentimenti. E riscopriamo emozioni sopite dal tempo, da questa società materialista che impone degli stereotipi verso i quali sentiamo spesso il senso di non “appartenenza”: io appartengo alla natura, alle cose semplici di questa esistenza, che non vuol dire essere “semplici” persone, significa dare il giusto valore alle cose ed alla stessa vita, si può restare semplici ed essere dei “grandi”… oggi vince che segue i propri ideali e lotta per loro, vince chi si contraddistingue senza l’aiuto del branco, restandone immune, vince chi non si piega e va dritto per la sua strada senza vestirsi da pecora… Ed in questa scuola sento farsi sempre più forte il divario tra due categorie di persone: i “Sensibili” ed i “Materialisti”. Mi schiererò sempre dalla parte dei sensibili, degli empatici, coloro che sanno sorriderti con gli occhi e parlarti con il cuore, quelli che basta guardarli per sentirti a casa e questo ti rassicura anche a chilometri di distanza, perché sai di essere della stessa pasta, si parla la stessa lingua anche provenendo da nazioni diverse. Osservo e mi sento sempre più distante dai materialisti, persone che devono continuare a correre per arrivare ad una meta per potersi sentire “qualcuno” e “considerati”, li vedi nervosi, nevrotici, arrabbiati con la vita e con gli altri, non sanno scernere i loro sentimenti, corrono e basta per sentirsi all’altezza e lasciare un’impronta …che forse nessuno mai vedrà. Sono quelle persone che si cibano ogni giorno del loro vivere correndo, ma in modo malsano, perché la cosa più bella del mondo è spogliarsi dei fardelli di questo mondo e mettere a nudo la propria anima, fatta di emozioni, di sorrisi ed io adoro chi sa farlo. Le vedo allontanarsi dalla mia strada queste persone, ma forse sono io a cambiare direzione per non incrociare i loro sguardi, perché accanto a me voglio solo i colori del sole.
Daniela Pacelli
Un viaggio nei sentimenti con Daniela Pacelli Chi mi vede mi definisce “Solare”, perché la foschia lieve della malinconia la vede solo chi si ferma un po’ a viverti. Mi chiamo Daniela Pacelli e vivo a Terni, nella bellissima Umbria dal cuore verde. La mia prima passione è stata la scrittura, con il tempo poi mi sono avvicinata sempre di più alla fotografia, imparando a comunicare attraverso un'immagine che potesse raccontare uno stato d'animo, comprendendo che il silenzio spesso vale più di mille parole. Adoro dedicare parte del mio tempo libero alla scoperta di scorci e panorami particolari da immortalare in una foto, per regalarmi e regalare emozioni. Farle arrivare non è sempre facile, ma quando avviene, è il complimento più bello che si possa ricevere. Ho iniziato a gestire la pagina ckickfor_terni a novembre 2019 con l'intento di fare conoscere il territorio ternano in tutti i suoi angoli, borghi, vedute, anche da prospettive non usuali, perché l'obiettivo di chi fotografa, credo sia anche quello di invogliare chi guarda, ad entrare nella scena, a voler essere in quel luogo in quell'istante, o in un futuro qualsiasi. Quindi... "Ovunque tu vada, vacci sempre con tutto il tuo cuore" - A journey into feelings with Daniela Pacelli. Who sees me defines me as "Solar", because the mild haze of melancholy only sees who stops a little to live you. My name is Daniela Pacelli and I live in Terni, in the beautiful green heart of Umbria. My first passion was writing, then I got closer and closer to photography, learning to communicate through an image that could tell a state of mind, understanding that silence is often worth a thousand words. I love to dedicate part of my free time to the discovery of particular views and panoramas to immortalize in a photo, to give me and give me emotions. Getting them isn't always easy, but when it happens, it's the most beautiful compliment you can receive. I started managing the page ckickfor_terni in November 2019 with the intention of making known the territory of Terni in all its corners, villages, views, even from unusual perspectives, because the goal of the photographer, I think is also to entice those who look, to enter the scene, to want to be in that place at that moment, or in any future. So... "Wherever you go, always go with all your heart"